Le partizioni vengono create al momento della prima
installazione di un sistema operativo.
DiskDrake vi permette, entro certi limiti, di
ridimensionarle, spostarle, e così via.
DiskDrake è anche in grado di gestire
periferiche RAID e supporta LVM,
ma si tratta di argomenti più avanzati dei quali non ci occuperemo in
questa sede.
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Avvertimento |
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DiskDrake è uno strumento molto potente, e perciò potenzialmente molto pericoloso. Un suo uso scorretto può facilmente causare la perdita dei dati contenuti nel vostro disco rigido. Di conseguenza, vi consigliamo caldamente di seguire alcuni accorgimenti preventivi prima di usarlo:
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DiskDrake permette di gestire le partizioni su tutti i dischi rigidi presenti sul sistema, nonché su dispositivi rimovibili: dischi e memorie USB, schede di memoria, etc. Sotto la riga dei tipi di filesystem trovate una scheda per ciascuno dei dischi presenti sul sistema, e sulla linguetta di ogni scheda è visibile il nome del disco secondo la notazione di Linux (ad esempio, sda per un disco SCSI o SATA).
La finestra principale (Figura 2, «La finestra principale di DiskDrake») è divisa in quattro parti:
in alto è visibile la struttura del disco rigido; DiskDrake all'avvio ne mostrerà la struttura attuale, e aggiornerà poi la visualizzazione in base alle modifiche da voi apportate;
a sinistra potete vedere un menu relativo alla partizione attualmente selezionata nel diagramma di cui sopra;
a destra viene mostrata una descrizione della partizione selezionata;
in basso si trovano dei pulsanti che permettono di effettuare diversi tipi di azioni. Si veda la sezione chiamata «I pulsanti delle azioni di DiskDrake».
Descriveremo ora le azioni eseguibili tramite i pulsanti nella parte inferiore della finestra, e successivamente vedremo un esempio pratico.
Premendo questo pulsante saranno cancellate tutte le partizioni del disco selezionato.
Mostra una finestra che permette di ricaricare la tabella delle partizioni, per ripristinarla allo stato in cui era prima che iniziaste a modificarla.
Questo pulsante consente di accedere alle funzioni della modalità avanzata, che sono ancora più pericolose da usare se non siete sicuri di ciò che fate. Pertanto il loro uso è consigliato solo agli utenti esperti.
In questa sezione faremo un piccolo
esercizio per mostrare una delle caratteristiche più utili di
DiskDrake. Immaginiamo che abbiate deciso di usare il
vostro computer come server FTP, e che vogliate quindi creare una
partizione /var/ftp
separata per
ospitare i file FTP. Attenzione: se seguite davvero
questo esempio passo per passo, la struttura del vostro disco rigido sarà
modificata.
Riavviate il computer e, nello schermo di login, scegliete → (o premete Ctrl+N).
Effettuate il login come
root
ed eseguite il comando xinit -e
diskdrake
.
Questa è la situazione
attuale della partizione /home
, prima di iniziare
le modifiche; ne ridurremo le dimensioni in modo da creare spazio per
la nuova partizione.
Per prima cosa dovrete smontare la partizione
/home
: selezionatela e poi cliccate su
.
Come forse avrete immaginato, adesso
dovete premere il pulsante :
comparirà una finestra nella quale potrete scegliere la
nuova dimensione per la partizione /home
;
spostate il cursore in corrispondenza al valore desiderato, e quindi
premete .
Fatto questo, noterete
che la rappresentazione grafica del vostro disco rigido è cambiata: la
partizione /home
è diventata più piccola, ed è
apparso uno spazio vuoto sulla destra. Cliccate sullo spazio vuoto e
poi sul pulsante che apparirà. Si aprirà
una nuova finestra dove potrete scegliere i parametri della nuova
partizione. Impostate
la dimensione desiderata, scegliete il filesystem che preferite (di
solito si usa Journalized FS: ext3
) e digitate il
punto di mount per la partizione, nel nostro caso /var/ftp
.
Ecco l'aspetto che la nostra nuova tabella delle partizioni dovrebbe avere:
Come ultimo passo sarà necessario formattare la partizione
appena creata, vale a dire prepararla a ospitare i file: selezionate
la partizione nella rappresentazione della struttura del disco, e
cliccate sul pulsante . Confermate la
scrittura della tabella delle partizioni, la formattazione della
partizione, e l'aggiornamento del file
/etc/fstab
. Vi potrebbe essere chiesto di
riavviare il computer per rendere effettive le
modifiche apportate.